Correre di Chieri e 100Torri del 22/09/2023

A seguitodella lettera del Coordinamento Notangest del 21/09/23....
Corriere di Chieri

23 09_22-corriere-chieri

100TORRI

no-gronda-1

Chieri. I No Tangest: “Siamo contro la Gronda Est, quindi l’uscita autostradale a Masio non va perchè…”
No TangEst prendono posizione contro la petizione presentata dal Gruppo Imprese Chieresi perchè si realizzi una uscita autostradale a Masio.
Scrive in una lettera a 100torri 
Luigi Cerini, per il coordinamento No TangEst: “In relazione alla petizione con raccolta firme lanciata dal Gruppo Imprese Chieresi e all’ articolo del 17 Settembre del giornale 100TORRI  “Una uscita dell’autostrada a Masio per favorire lo sviluppo economico” e all’articolo del Corriere di Chieri del 30 Giugno 2023 “I sindaci e le imprese studiano un casello tra Masio e Pessione”.

Segue lettera del Coordinamento del 21/09/2023...

Ultimo aggiornamento ( Venerdì 22 Settembre 2023 10:23 )

 

Alcune considerazioni su "Una uscita dell’autostrada a Masio per favorire lo sviluppo economico"

logo colori
Lettera del Coordinamento NoTangEst-NoGronda inviata il 21/09/2023 a 100TORRI e Corriere di Chieri

In relazione alla petizione con raccolta firme lanciata dal Gruppo Imprese Chieresi e all’ articolo del 17 Settembre del giornale 100TORRI “Una uscita dell’autostrada a Masio per favorire lo sviluppo economico” e all’articolo del Corriere di Chieri del 30 Giugno 2023 “I sindaci  e le imprese studiano un casello tra Masio e Pessione”.

Su alcune delle “cose da fare” siamo anche d’accordo e da tempo le chiediamo, ma per quanto riguarda la Gronda Est la nostra contrarietà è totale e ferma.
Che dire  del “no ai viadotti”,  forse perché ci si vergogna a fare vedere come si distruggono il territorio/ambiente e la collina torinese? Sottintende certamente, ove possibile,  “tutto in galleria”, come se le gallerie fossero il toccasana per inquinamento atmosferico e acustico e per le problematiche idrogeologiche e di vibrazioni.

Alcune considerazioni:

Con la crisi climatica che si avvicina e l’attuale crisi sociale, è impensabile che si vogliano costruire nuove infrastrutture stradali che consumano suolo pregiato, che sono inutili, dannose e costose e che servono solo ai signori delle autostrade, del cemento e dell’asfalto.

Inoltre una nuova strada (Gronda Est) non porta necessariamente sviluppo e ricchezza. Dove sta scritto?
Dove è successo? Forse in alcuni casi, in altri tempi, in concomitanza con altri interventi, su altri paesaggi urbani con caratteristiche di altro tipo,  molto diverse da quelle della collina torinese.
Per prospettive di sviluppo del territorio servono iniziative concrete e politiche che promuovano e valorizzino le sue specificità e le sue risorse e non che le compromettano e distruggano.

Ultimo aggiornamento ( Venerdì 22 Settembre 2023 08:41 )

Leggi tutto...

 

CambiaVENTO - Climate Social Festival- Chieri

7-8-9 Settembre 2023 Area Caselli - Chieri

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Il programma:

a5 back

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Ultimo aggiornamento ( Giovedì 17 Agosto 2023 08:08 )

 

Sulla pedalata di CambiaVento del 9 Settembre

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Articolo del Corriere di Chieri del 15 Settembre 2023

ATTACCHI TRA SCRITTE E ADESIVI Contro la banca e la Gronda

La scalata sul lampione e un maxi striscione appeso, l’ingresso della banca sigillato con la banderuola, poster e adesivi.

Sabato pomeriggio, alcuni dei partecipanti al festival CambiaVento hanno espresso così la loro voce di protesta e dissenso su questioni legate alla sostenibilità. La prima è tutta locale e riguarda la Gronda, ovvero il progetto di allargamento di strada della Rezza per facilitare il transito dei mezzi pesanti. «Difendiamo la collina: no Gronda» c’è scritto in verde sulla tela bianca issata sul palo della luce della rotonda di Sant’Anna, al confine con Andezeno, durante la biciclettata prevista nella manifestazione. Per posizionarla, due attivisti si sono arrampicati sul palo d’acciaio, con tanto di corda di sicurezza. Sono intervenuti sul posto anche i carabinieri, ma non risultano denunce né segnalazioni.

Poco prima, gli attivisti hanno incollato banderuole davanti all’ingresso della filiale della banca Intesa San Paolo, in piazza Cavour. Qui, hanno anche posizionato poster e adesivi sulle vetrate e calato uno striscione di protesta sulla facciata, dal parcheggio di via Robbio. A rivendicare le azioni sono gli attivisti locali di Fridays For Future, uno dei gruppi più radicali di quelli coinvolti nell’organizzazione di CambiaVento. «Con queste azioni, vogliamo opporci alla distruzione del nostro territorio, tenendo a mente l’ottica globale della lotta al sistema che ci opprime» spiega

la referente Cecilia Savio, studentessa universitaria.

Entrambe le contestazioni non erano state preannunciate nel programma della manifestazione. Anche la Giunta, che ha patrocinato CambiaVento, non ne era al corrente. Ne prendete le distanze? «Fanno parte di una forma di attivismo che è stata dibattuta e approfondita anche durante il festival – descrive l’assessore all’ambiente, Massimo Ceppi – Il nostro patrocinio era per il programma della rassegna, che è stata di grande interesse. Questi gesti sono provocatori. Chi li fa, sa a cosa va incontro».

 

Ultimo aggiornamento ( Giovedì 21 Settembre 2023 09:48 )

 

Lo Russo insiste e ci sta per la gronda...

 Dal Corriere di Chieri del 14/07/2023

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